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Enciclopedia Marxista

Personaggi storici

K

 

 

Kaganovich Lazar
Kagarlitsky, Boris
Kahlo, Frida
Kaledin, Alexis
Kalinin Mikhail
Kamenev Leon
Kamkov (Kats) B. D.
Kant Immanuel
Kareev N.I.
Karelin V. A.
Katzelerovieh Trisa
Kautsky Karl
Kautsky Minna
Kavanagh, Jack
Kayser Max
Kellogg Frank
Kerensky Alexander
Kerzhentsev Platen M.
Key Ellen

Keynes, John Maynard
Kinkel Gottfried
Kisckin N. M.
Klembovski V. N.
Klement, Rudolf
Klepka
Knoz
Koestler Arthur
Kojève, Alexandre
Kolarov Vasil
Kolb Wilhel
Kolciak Alexander V.
Kolegaiev A. L.
Köller Ernst Matthias von
Kollontai Alexandra
Kondratiev Nikolai
Konovalov A. I.
Kopp Hermann Franz Moritz
Korbir
Koritschoner Franz
Kornilov Lavr

Korsch Karl
Kossuth
Kotzbue August Von
Krasnov P. V.
Krassin
Krestinsky Nikolai
Krgigianovski G. M.
Kropotkin Peter
Krylenko N. V.
Krupp
Krupskaya Nadezhda K.
Kruscev, Nikita
Krustalyov
Kugelman Ludwig
Kuihyshev Valerian
Kun Bela
Kuron, Jasek
Kuskova E. D.

 

Kaganovich Lazar
stalinista russo che occupava varie cariche all'interno dello Stato e del partito; fu rimosso da tutte le sue funzioni nel 1958, quando Khrushchev divenne Presidente dell'Unione Sovietica.

Kagarlitsky, Boris (1958 - )
uomo politico sovietico; impriogionato nel 1982 per la sua opposizione al regime, fu nel 1990 tra gli ispiratori della Perestroika.

Kahlo, Frida (1907-1954)
comunista messicana, fu per un breve periodo amante di Trotsky nel 1937. Nel 1948 è rientrata nelle file del PC staliniano.

Kaledin, Alexis (1861-1918)
aristocratico russo generale dell'esercito zarista. Nel luglio 1917 fu eletto capo dei cosacchi del Don; sei mesi più tardi Kaledin si alleò con Alekseev e Kornilov "investendo" 9 milioni di rubli per la costruzione dell'esercito "volontario" di Alekseev. I cosacchi del Don si sentirono traditi da questo passaggio di Kaledin nella schiera dell'esercito bianco; probabilmente anche a conseguenza del senso di colpa scaturito da questo fatto, Kaledin decise di togliersi la vita sparandosi in testa.

Kalinin Mikhail (1875-1946)
vecchio bolscevico, sostitui Yakov Sverdlov come presidente del Comitato Centrale Esecutivo del Soviet nel 1919.

Kamenev Leon (Rosenfeld L. V.) (1883-1936)
vecchio bolscevico e vecchio amico di Lenin. Nel 1917 fu eletto Presidente del Comitato Esecutivo Centrale al secondo Congresso dei Soviet.
Insieme a Zinov'ev, Kamenev si oppose ai piani rivoluzionari dell'ottobre, ma quest'opposizione non venne accettata dalla maggioranza del partito. Essi risposero il 18 di ottobre scrivendo sul giornale menscevico Novaya Zhizn che il piano rivoluzionario bolscevico era votato alla morte. Ciò non li portò però ad abbandonare il partito e a rivoluzione conclusa vittoriosamente Kamenev continuò ad essere uno dei personaggi di spicco del partito. Nel 1919 fu uno dei primi membri del Politburo.
Nel 1923 Kamenev si uni a Stalin e Zinov'ev in un triumvirato anti-trotskysta, ma tre anni più tardi formò proprio con Trotsky un blocco anti-stalinista (l'Opposizione di Sinistra). A causa di questa sua opposizione Kamenev venne espulso dal partito nel 1927. venne in seguito riaccettato nel partito per essere poi nuovamente espulso nel 1932 e poi ancora riammesso. Dopo neppure tre anni venne però condannato a dieci anni di carcere con l'accusa di cospirazione. Dieci anni che però non avrà il tempo di scontare, nei Processi di Mosca del '36 venne infatti condannato per tradimento alla pena capitale.

Kamkov (Kats) B. D. (1885-1938)
membro del partito dei socialisti-rivoluzionari, uno dei fondatori e capi del partito dei s-r di sinistra.

Kant Immanuel (1724-1804)
Filosofo tedesco. Professore all'università di Königsberg dove passò tutta la vita. Il suo pensiero ebbe un'importanza eccezionale per la cultura filosofica moderna. Diede inizio alla fine del secolo XVIII a un processo di revisione delle idee filosofiche tradizionali. La sua opera fondamentale, la "Critica della ragion pura", è del 1781. Decisivi sono i suoi scritti politici per la formulazione e la evoluzione del liberalesimo europeo.

Kareev N.I. (1850-1931)
storico russo, d'orientamento idealistico, autore di numerose opere di filosofia della storia.

Karelin V. A. (1891-1938)
fondatore e membro del CC del partito dei socialisti-rivoluzionari di sinistra.

Katzelerovieh Trisa (1879-?)
avvocato anti-militarista, fondatore della socialdemocrazia serba prima, del Partito comunista (di cui fu anche presidente) poi ed infine, quando il partito comunista divenne illegale, del Patito laburista indipendente; fu parlamentare nel periodo 1908-1921.

Kautsky Karl (1854-1938)
socialdemocratico tedesco di origine ceca; uno dei più famosi teorici della II internazionale. Si laureò all'Università di Vienna e nel 1874 entrò nel Partito socialdemocratico austriaco, per unirsi all'ala "sinistra" semianarchica del partito. In quel periodo cominciò a lavorare per la stampa democratica e socialdemocratica, specialmente con il Volkstaat; in questo periodo egli fu completamente sotto l'influenza di Lassalle e degli economisti borghesi. Nel 1879 si identificò nell'opportunismo "di sinistra" del Freiheit di Most ma, lo stesso anno, su invito del riformista Höchberg, si stabili a Zurigo per collaborare con lui al suo periodico. In primavera Kautsky ricevette da Höchberg l'incarico di recarsi a Londra, dove avrebbe poi fatto conoscenza di Marx ed Engels. Iniziò cosi ad avvicinarsi al marxismo. Dal 1883 egli fu redattore della Neue Zeit, e nel 1885 si stabili a Stuttgart. Engels, nelle sue lettere, criticò più volte gli errori teorici commessi da Kautsky nei suoi scritti e le sue insicurezze come redattore della Neue Zeit. Kautsky successivamente scrisse una serie di lavori di stampo marxista, ma anche nei suoi migliori scritti fece vari e rilevanti errori; egli non seppe mai usare con metodo il materialismo dialettico e fu sempre lontano dal comprendere e dall'adottare una posizione marxista rivoluzionaria sulla questione della dittatura del proletariato. Alla fine degli anni '90 egli fu tra i protagonisti della battaglia contro il revisionismo di Bernstein ma, nel corso di questa battaglia, manifesti grandi incertezze. Negli anni seguenti egli divenne leader del centrismo, il più grande sacerdote di quell' "ortodossia" della II Internazionale che svili il marxismo e servi da copertura per il revisionismo. Negli anni della prima grande guerra imperialista Kautsky fu pacifista, ma dopo la Rivoluzione d'Ottobre si schierò con violenza contro il Marxismo-Leninismo e divenne un nemico giurato della rivoluzione proletaria predicando l'intervento armato contro la Russia dei Soviet.

Kautsky Minna (1837-1912)
scrittrice tedesca, madre di Karl Kautsky.

Kavanagh, Jack (1879-1964)
comunista, irlandese di nascita è stato membro del partito socialista canadese, poi presidente del British Columbia Federation of Labour ed in seguito leader del Partito Comunista Austrialiano. Espulso dallo stalinismo nel 1934, si è unito ai trotskysti.

Kayser Max (1853-1883)
socialdemocratico tedesco, molto attivo a Berlino e a Dresda dal 1871. Deputato del Reichstag dal 1878, si uni alla frazione di destra della socialdemocrazia, rappresentando punti di vista opportunisti su diverse questioni.

Kellogg Frank

Kerensky Alexander (1882-1970) (anche Kerenski)
membro dell'ala destra del Partito dei socialisti-rivoluzionari; fu Primo Ministro del Governo Provvisorio sino alla sua caduta nell'ottobre '17. Come conseguenza della rivoluzione bolscevica si rifugio in esilio negli USA, dove lavorò come professore.

Kerzhentsev Platen M. (1881-1940)
bolscevico dal 1904, ricoperse vari ruoli culturali nel governo sovietico, compreso un posto eminente nella radio del Soviet; fu presidente del Consiglio di Rabkrin per l'Organizzazione scientifica del lavoro dal 1923 al 1924. Redattore della Vremya, giornale interessato a promuovere la razionalizzazione del lavoro attraverso la misurazione del tempo coperto.

Key Ellen (1849-1926)
proletaria rivoluzionaria svedese e donna di lettere, scrisse molto sulla questione femminile e sull'educazione all'infanzia.

Keynes, John Maynard (1883-1946)
economista inglese.

Kinkel Gottfried (1815-1882)
scrittore e poeta tedesco, partecipò come democratico borghese alla Rivoluzione del 1848. Questo atto gli costò la condanna all'ergastolo da scontarsi in una fortezza, riusci però a fuggire. Rifugiatosi a Londra giocò un ruolo politico antimarxista tra gli altri rifugiati.

Kisckin N. M. (1864.1930)
uno dei capi del partito dei cadetti, ministro della previdenza nell'ultima compagine del Governo Provvisorio. Dopo l'Ottobre fu nominato "dittatore" di Pietrogrado.

Klembovski V. N. (1860-1921)
generale dell'esercito zarista, dal maggio 1917 fu comandante in capo del fronte Nord; prese parte attiva alla rivolta di Kornilov.

Klement, Rudolf ( - 1937)
responsabile della segreteria internazionale dell'opposizione trotzkista. Trucidato dagli stalinisti in Francia.

Klepka

Knoz
generale, rappresentate del governo inglese presso Kolciak.

Koestler Arthur (1905-1983)
giornalista e scrittore tedesco, naturalizzato. Iscrittosi al Partito comunista, partecipò come corrispondente alla guerra civile spagnola, durante la quale venne catturato e condannato a morte dai franchismi (riusci comunque a salvarsi). Dopo le grandi purghe staliniane del '38 abbandonò il comunismo, studiando e scrivendo molto sulla natura della dittatura e sui rischi delle rivoluzioni. Mori suicida insieme alla terza moglie malata di cancro.

Kojève, Alexandre (1902-1968)
filosofo francese; egli fu il primo a tentare di combinare Marx, Hegel ed Heidegger, può in conseguenza essere considerato come la fonte più importante del radicalismo francese del dopoguerra associato ai nomi di Jean-Paul Sartre, Maurice Merleau-Ponty, Simone de Beauvoir, et al.
Kojéve considerò la dialettica hegeliana come il massimo prodotto dello sviluppo della cultura umana. Egli insistette però, allontanandosi decisamente da Marx, che la storia aveva raggiunto ormai il suo ultimo stadio e che nulla di realmente nuovo potesse ormai accadere nel mondo.

Kolarov Vasil (1877-1950)
dirigente bulgaro, presente già alla conferenza di Zimmerwald, fece parte della III Internazionale; partecipò all'insurrezione bulgara del 1923, fallita la quale si rifugiò a Mosca. Tornato in Bulgaria nel 1944 con le truppe sovietiche, fu tra i principali esponenti del fronte patriottico e divenne il primo presidente della Repubblica bulgara.

Kolb Wilhel (1870-1918)
socialdemocratico tedesco, opportunista e revisionista. Socialsciovinista durante il conflitto mondiale.

Kolciak Alexander V. (1873-1920)
ammiraglio della marina zarista, monarchico; negli anni 1918-19 fu uno dei maggiori capi della controrivoluzione in Russia, uomo di paglia dell'Intesa. Dopo la rivoluzione socialista d'Ottobre, con l'appoggio degli imperialisti americani ed europei, si proclamò reggente supremo della Russia e si mise alla testa della dittatura militare della borghesia e dei grandi proprietari terrieri negli Urali, in Siberia e nell'estremo Oriente. I colpi inferti dall'armata rossa e dai distaccamenti partigiani rivoluzionari portarono alla liquidazione delle truppe di Kolciak, egli fu catturato e fucilato.

Kolegaiev A. L. (1887-1937)
socialista-rivoluzionario di sinistra, nel dicembre 1917 entrò nel governo sovietico come commissario del popolo all'agricoltura. Nel marzo 1918 usci dal Consiglio dei commissari del popolo essendo in disaccordo con la pace di Brest-Litovsk. Dopo la soppressione della rivolta dei socialisti-rivoluzionari di sinistra, usci dal partito per entrare nel PC(b)R. nel 1920 fu membro del collegio del Commissariato del popolo per le vie di comunicazione.

Köller Ernst Matthias von (1841-1928),
Uomo politico prussiano, ministro degli interni dal 1894 al 1895.

Kollontai Alexandra (1872-1952),
scrittrice russa femminista, tra le maggiori esponenti del movimento socialista russo dall'inizio del XX secolo e la Rivoluzione e la guerra civile. Nata da una ricca famiglia di origine ucraina, russa e finnica, crebbe in Russia e in Finlandia. Visse molti anni in esilio, dove fu attiva come scrittrice e oratrice in Germania, Belgio, Francia, Gran Bretagna, Scandinavia e Stati Uniti. Grazie alle svariate conoscenze linguistiche acquisite durante la sua vita, ebbe l'opportunità di svolgere un'intensa attività diplomatica per il governo Sovietico. Giocò un ruolo fondamentale nel movimento femminista e fu autrice di gran parte della legislazione sociale della repubblica sovietica. Gli anni passati all'estero in qualità di diplomatica possono essere considerati come anni di vero e proprio esilio, anni durante i quali le sue istanze sociali e sulla questione femminile vennero praticamente ignorate dal governo staliniano.

Kondratiev Nikolai
economista e professore; presumibilmente fu il leader del Partito dei lavoratori agricoli (illegale), venne esiliato in Siberia.

Konovalov A. I. (1875 -)
grande capitalista russo; dopo la rivoluzione di febbraio fu ministro del commercio e dell'industria e poi vice primo ministro del Governo Provvisorio.

Kopp Hermann Franz Moritz (1817-1892)
chimico tedesco, autore di numerosi lavori sulla storia della chimica.

Korbir ( - )

Koritschoner Franz (1891-1942)
uno dei fondatori del Partito comunista austriaco, membro del CC. Direttore del giornale Die Rote Fahne, organo centrale del partito.

Kornilov Lavr (1870-1918)
Comandante capo dell'esercito russo dopo la rivoluzione del febbraio. Proveniente dai ranghi militari di Kerensky, venne poi da questi accusato di tradimento, e conseguentemente tentò di rovesciare il Governo Provvisorio con una sollevazione delle forze armate. Non riusci però nel suo intento e, in settembre, il generale Alekseev gli chiese di dimettersi. Kornilov collaborò e venne messo agli arresti domiciliari. evase poco tempo dopo per raggiungere il Don, dove si uni ad Aleeksev alla giuda dell'armata bianca. Mori, lo stesso anno (1918), in uno scontro con l'armata rossa.

Korsch Karl (1886-1961)
economista e filosofo tedesco; durante i suoi studi a Londra (1912-1914), si unì alla società fabiana e venne fortemente influenzato dal movimento sindacalista. Nel 1913 sposò Hedda Gagliardi, con la quale collaborò politicamente per tutto il resto della sua vita. Allo scoppio del conflitto mondiale Korsch tornò in Germania; malgrado la sua opposizione alla guerra venne ugualmente arruolato, e, pur non avendo mai utilizzato un'arma, venne due volte decorato. Nel 1917 egli si unì all'USPD, e successivamente al KPD.
Korsch partecipò attivamente al fermento rivoluzionario di quegli anni. Fu Ministro del governo socialcomunista della Turingia nel 1923, e fu poi tra i partecipanti al fallito tentativo insurrezionale dell'ottobre di quell'anno; nel 1924-25 diresse la rivista teorica dei comunisti tedeschi, Die Internationale.
Nel momento più alto delle rivolte operaie egli scrisse ipotetici programmi economici per un'economia nazionale basata su consigli operai, enfatizzando la gestione operaia delle imprese. Col riflusso Korsch iniziò ad enfatizzare la necessità di una battaglia ideologica, criticando l'oggettivismo del marxismo ereditato dai leader della Seconda Internazionale.
Korsch venne denunciato come 'professore' nel quinto congresso del Comintern, il congresso nel quale Stalin consolidò definitivamente il suo potere in Russia. La leadership "di sinistra" del partito tedesco fu sostituita da Thälmann e dal suo gruppo all'insegna della 'stabilizzazione'. Korsch si oppose a quest'atto ed organizzò una fazione intesa a richiamare l'attenzione sulla necessità di una linea più combattiva basata sui consigli operai. Egli si oppose inoltre alla NEP, denunciando il Comintern d'esser diventato lo strumento della politica estera russa. Nella crisi che ne seguì egli cercò di formare un nuovo partito, ma si ritrovò isolato.
Dopo il 1928 egli continuò a scrivere e si orientò verso la corrente del «comunismo di sinistra», e divenne molto amico di Bertolt Brecht. Nel 1933 abbandonò la Germania per emigrare dapprima in Gran Bretagna, poi in Danimarca ed infine negli Stati Uniti. Dal 1936 sino alla sua morte nel 1956 egli visse negli USA. All'inizio degli anni '50 egli fu preso da un forte pessimismo, poi però, con la morte di Stalin e la destalinizzazione, le sue speranze ed i suoi interessi tornarono a ravvivarsi. Negli ultimi anni della sua vita egli fu vicino al maoismo.

Krasnov P. V. (1869-1947)
generale dell'esercito zarista, nell'agosto 1917 prese parte attiva alla rivolta di Kornilov. Negli anni 1918-1919 diresse l'esercito dei cosacchi bianchi sul Don. Nel 1919 fuggi all'estero, dove prosegui la sua battaglia anti-bolscevica.

Kossuth

Kotzbue August Von (1761-1819)
commediografo tedesco, visse per molto tempo in Russia. Fu inviato nel 1817 in Germania dallo zar Alessandro per essere tenuto informato sulla situazione politica tedesca. Odiato dai democratici come spia della Russia, fu ucciso in un attentato da Karl Sand, membro di un'associazione studentesca radicale. Sand fu giustiziato e l'università posta sotto il controllo della polizia.

Krassin
bolscevico russo negli anni della rivoluzione.

Krestinsky Nikolai (1883-1938)
membro del primo Politburo (1919). Nel 1923-24 appoggiò l'Opposizione di Sinistra, ma nel '28 capitolò allo stalinismo mentre ricopriva il ruolo di ambasciatore sovietico a Berlino. Durante i processi di Mosca del decennio successivo venne accusato di tradimento e condannato a morte.

Krgigianovski G. M. (1872-1959)
esponente del partito comunista russo, noto scienziato sovietico, uomo di Stato. Nel 1920 fu capo della Commissione per l'elettrificazione della Russia (GOELRO).

Kropotkin Peter (1842-1921)
anarchico russo, scrittore e geografo; da sempre anti-bolscevico, passò gran parte della sua vita all'estero, tornando però in Russia poco prima di morire.

Krylenko N. V. (1885-1938), (anche Krilenko)
bolscevico dal 1908, prese parte attiva alla Rivoluzione d'Ottobre. Al II Congresso dei Soviet di tutta la Russia entrò a far parte del Consiglio dei commissari del popolo quale membro del Comitato per la Guerra e la Marina, in seguito fu comandante capo. dal '18 lavorò negli organi della giustizia sovietica.

Krupp
famiglia di industriali, diresse l'omonimo consorzio metallurgico-militare della Germania, uno egli arsenali principali dell'imperialismo tedesco.

Krupskaya Nadezhda K. (1869-1939)
scrittrice, educatrice e rivoluzionaria bolscevica, moglie di V.I. Lenin. Nel 1917, con Inessa Armand e Clara Zetkin, fece pressioni perché venisse sancito un Giorno Internazionale della donna. Nel 1926 si allineò per un breve periodo all'Opposizione di sinistra, ma presto ruppe con essa e la condannò già prima che i suoi leader venissero espulsi.

Kruscev, Nikita (1894-1971)
entrato nel partito bolscevico negli anni della guerra civile, successe a Stalin nella direzione della Russia.

Krustalyov
giurista russo, primo presidente dei Soviet a seguito della rivoluzione del febbraio 1917.

Kugelman Ludwig (1828-1902)
membro della I internazionale, propagandò fortemente il primo volume del Capitale.

Kuihyshev Valerian (1888-1935)
vecchio bolscevico che assunse vari posti di comando; divenne un devoto stalinista ma, nonostante la sua fedeltà, le cause della sua morte restano oscure.

Kun Bela (1886-1939)
eminente esponente del movimento operaio ungherese e internazionale, uno dei fondatori e capi del Partito comunista ungherese. Dopo la costituzione della Repubblica dei Consigli ungherese, fu di fatto capo del governo (quale Commissario del popolo agli affari esteri e membro del Collegio del Commissariato del popolo alla difesa). Dopo la repressione del potere dei Consigli in Ungheria, emigrò in Austria e poi in Russia.

Kuron, Jasek
socialdemocratico polacco, arrestato nel 1967 per la sua opposizione alla Russia staliniana.

Kuskova E. D. (1869-1958)
esponente dei circoli borghesi russi, pubblicista. Cercava di sottomettere il movimento proletario alla direzione politica della borghesia liberale, per questo motivo venne invitata dagli operai a rinunciare alla lotta rivoluzionaria.

 


Ultima modifica 26.06.2001